Krone: evoluzioni a tutto campo

Krone schiera ad Hannover le sue più recenti novità di prodotto. Accanto alle nuove rotopresse a camera variabile serie “VariPack” e all’inedito rimorchio “BaleCollect”, spazio anche alle innovazioni tecnologiche volte
a rendere più efficiente il lavoro di agricoltori e contoterzisti.

Dai ranghinatori alle falciatrici, dalle presse quadre e tonde alle grandi macchine per la raccolta. Una gamma completa al servizio di chi opera nei segmenti della fienagione e delle produzioni bio-energetiche quella schierata da Krone ad Agritechnica. Giocando in casa, il Gruppo di Spelle ha infatti voluto esprimere al massimo le proprie vocazioni per l’agricoltura professionale, spaziando su ogni singolo step della complessa filiera che porta foraggi e cereali dai campi alle stalle o ai digestori, proponendo in tale ottica anche inedite soluzioni tecnico-funzionali volte a enfatizzare le potenzialità operative delle trinciacaricatrici serie “Big X”, delle presse quadre serie “Big Pack” e delle rotopresse.

Queste ultime hanno peraltro visto l’esordio delle nuove macchine a camera variabile serie “VariPack”, sviluppate per raccogliere foraggi e paglia con un alto grado di disidratazione e, proprio per tale ragione, in grado di abbinare a un’elevata velocità di lavoro anche un’ottimale densità di pressatura indipendentemente dalle condizioni del prodotto raccolto.

Disponibili nelle due versioni “VariPack V 165Xc Plus” e le “V 190 Xc Plus”, capaci rispettivamente di realizzare balle dai diametri compresi fra 80 e 165 centimetri e fra 80 a 190 centimetri, le macchine sono accomunate dalla presenza all’interno della camera di pressatura di quattro nastri di 275 millimetri di larghezza che comprimono la massa vegetale con un regime di rotazione di 130 metri al minuto. Massima efficienza operativa quindi, la stessa a cui mira anche il rimorchio leggero “BaleCollect” preposto ad accessoriare le presse quadre trasportando fino a tre balle da 120 centimetri o cinque da 80 centimetri.

Una soluzione, quella di agganciare alla pressa quadra un carrello da trasporto, che mira a ottimizzare i cicli di raccolta grazie alla possibilità di deporre le balle per gruppi invece che individualmente dopo averle stoccate temporaneamente sul carro. Ciò per velocizzare i successivi spostamenti in campo delle macchine preposte alla raccolta e allo stoccaggio finale delle balle stesse. “BaleCollect” non intralcia i trasporti su strada in quanto si propone con dimensioni contenute grazie alle sue ali laterali e posteriori ripiegabili che minimizzano la lunghezza e la larghezza della macchina, rispettivamente ameno di quattro metri e a meno di tre. Guarda invece alle spesso differenti esigenze applicative delle organizzazioni operanti in conto terzi l’introduzione da parte dei tecnici Krone del concetto di “potenza on demand” sulle trinciacaricatrici serie “Big X”. Queste ultime in termini di tarature di potenza spaziano in effetti dai 490 cavalli del modello di attacco “Big X 480” fino ai mille e 156 cavalli della versione top di gamma “Big X 1180”, un frazionamento che di fatto porta il cliente ad acquistare la macchina che meglio risponde in termini di prestazioni alla maggior parte delle lavorazioni che si è soliti svolgere accettando comunque l’idea di affrontare con difficoltà le eventuali e saltuarie necessità di maggiori prestazioni che si potrebbero presentano durante l’anno. Un compromesso che all’atto pratico comporta un indubbio risparmio dal punto di vista dell’investimento economico per l’acquisto della macchina, ma che a livello operativo si traduce in una minor efficienza durante le lavorazioni intensive. Per ovviare a tali problemi, Krone ha quindi progettato il sistema “XtraPower” che consente di gestire da remoto la taratura delle centraline delle trinciacaricatrici “Big X”, in modo tale da rendere disponibile un surplus di potenza solo quando realmente necessario. Acquistabile a pacchetti di ore, da un minimo di dieci a un massimo di 250, il sistema è attualmente disponibile per il modello “Big X 680” da 687 cavalli di potenza massima, prestazione che può elevarsi fino a 730 e 775 cavalli grazie proprio alle opzioni “XtraPower-50” e “XtraPower-100”, attivabili solo in campo per motivi di sicurezza e pienamente compatibili con i già noti sistemi “Eco-Power”, “ConstantPower” e “PowerSplit”.

Ergonomici e funzionali

Accanto alle novità operative, Krone ha schierato all’interno del suo stand anche le innovazioni tecnologiche volte a rendere più semplice e immediato il controllo delle sue macchine e delle sue attrezzature. Proprio in tale ottica i nuovi joystick mirano a soddisfare ogni specifica esigenza applicativa attraverso una linea di prodotto declinata sulla base di diverse soluzioni funzionali che aggiornano e ampliano l’attuale offerta commerciale della Casa tedesca. La nuova unità di controllo entry level, rivolta principalmente alle aziende di medie dimensioni a vocazione mista, diventa quindi il modello “Ds 100”, destinato a sostituire la precedente versione “Alpha” così come il terminale “Ds 500” prenderà il posto del sistema “Beta II”.

Alle aziende agricole maggiormente strutturate e alle realtà operanti in conto terzi già oggi abituate a operare con il supporto del terminale “Delta”, Krone mette invece a disposizione il nuovo joystick multifunzione “Cci A3 Aux” e l’inedita unità “Cci 800”, con quest’ultima che si propone quale soluzione più compatta, ma del tutto simile in termini funzionali, dell’attuale sistema top di gamma “Cci 1200”.

Completa l’offerta il nuovo joystick multifunzionale “Cci A3 Aux” integrabile nei terminali e quindi in grado di dar luogo a una gestione quanto mai confortevole e intuitiva del cantiere di lavoro.

Titani da risaia

Non presente ad Hannover ma interessante evoluzione della gamma Horsch, marchio distribuito nel Belpaese da Krone Italia, è il nuovo rimorchio a coclea serie “Titan” in versione cingolata. In grado di trasbordare fino a 18 tonnellate di granella al minuto, i “Titan” cingolati guardano in particolare alle esigenze operative in ambito risicolo, grazie alla capacità di seguire il trattore senza sprofondare nei terreni cedevoli e di avvicinarsi alla mietitrebbia anche quando questa si trova a capienza satura nel mezzo della risaia così da non costringere gli operatori a interrompere il lavoro e manovrare per portare la macchina a scaricare a bordo campo, riducendo al contempo la compattazione dei terreni.

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